venerdì 12 ottobre 2012

Barbagianni intimoriti dalla crisi







 Polipo

Avrebbe dovuto spolverarsi le scarpe
qualora la necessità di uscire avesse premuto
come un calzascarpe a spingere il tallone
per cavarlo dalla poltrona alla quale era ancorato
con sporadici capelli ad agitarsi sul cuoio
vibrando alla luce delle stelle,
quelle stelle sotto le quali si balla.
Ma la Milly Carlucci dei suoi fornelli
aveva un altro uomo che sapeva stare in piedi
anche quando non fingeva di lavorare.
lo frequentava tra un minestrone
e il vapore delle camicie.
Un angolo di mare diverso, in cui nuotano le meduse,
se solo lui la volesse andare a cercare...
Anche i polipi hanno delle speranze.



Un uomo distrutto (parte III)

Sono un uomo distrutto,
la sorte mi ha fatto in mille pezzi.
Ne ho trovati alcuni solo perché il vento me li ha riportati,
ma se fosse per me, con la pigrizia che mi ritrovo…
Ah ecco, un dito! Quasi del tutto intero!
Un mezzo occhio morsicato da un topo!
Un dente!
L’intestino tenue, l’ho ricomposto quasi tutto.
Ecco, siamo quasi a 780 pezzi,
ma molti sono trascurabili,
come ad esempio quelli morsicati dai topi.
Cosa manca ancora di importante?
La scapola sinistra e l’anima.
Oddio no…
La scapola sinistra temo proprio che non la troverò mai.



Passeggiata in centro

Stavo facendo l'ennesima passeggiata in centro e la scarpa mi finì dentro il burrone.
Mi disperai realmente, era meglio non avere nessuna scarpa che averne una sola, tra l’altro al piede sinistro, come avrei fatto a camminare per il resto dei miei giorni?
Mi feci coraggio con quattro bicchieri di grappa calda.
Presi un rametto da terra, ci soffiai sopra per pulirlo e cercai con esso di recuperare la scarpa dal burrone.
Un anziano signore dalla giacca blu, venne vicino a me e mi derise sulla faccia tanto forte che si tossì fuori le tonsille: “ma come diamine pretendi di prendere la tua scarpa finita in un burrone così profondo?”.
Me la feci sotto per l’umiliazione.
Un tizio grande e grosso che aveva sentito si avvicinò alla scena, scese da cavallo, mi tolse la scarpa rimasta e la gettò anch’essa nel burrone.
Mi diede uno schiaffo sulla nuca e disse: “ Vai a casa cretino e non tornare mai più!”
E così fu.



Un uomo distrutto (parte IV)

Sono un uomo distrutto.
Sono talmente preso dal fatto di essere un uomo distrutto
che ho dimenticato persino chi o cosa mi ha distrutto.
Che poi,
se sono un uomo distrutto
posso forse ancora considerarmi un uomo
se appunto distrutto?
E’ una cosa di cui gioire?
Il vino che diventa acido non si chiama più vino,
è aceto.
Ma almeno l’aceto serve a qualcosa
e forse è per questo che gli hanno dato un nome tutto suo.



Ideale

Una mela al giorno toglie il medico di torno.
Biancaneve poteva anche salvarsi,
ma sono i soliti capricci di quest’aristocrazia in declino:
sfiorare la morte per far colpo sul principe azzurro.
Intanto abbiamo un medico in più
che può andare a curare le epidemie in Africa
o che magari possa impegnarsi nella ricerca contro il cancro.
Mentre il principe azzurro, per quel che sappiamo,
va con Biancaneve, con Cenerentola e con la Bella addormentata.
Una volta chi conosceva i detti era considerato saggio.